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STORIE PER L'IMPIEGO:

IL GRUPPO POLI UTILIZZA AL MEGLIO GLI INCENTIVI PROVINCIALI ALL'ASSUNZIONE


1500 dipendenti, 65 negozi e nel 2011 vendite per oltre 398 milioni di euro. E’ questa la fotografia del Gruppo Poli che, partendo da un piccolo negozio di ortofrutta, è riuscito in cinquant’anni a creare un impero nell’ambito della grande distribuzione. Per seguire così tanti dipendenti, l’ufficio del personale, composto da sei addetti, non può che essere ben strutturato. Il suo direttore,  Roberto Casagrande - assunto nel 1975 come semplice apprendista commesso - ha visto il Gruppo crescere fino a diventare il colosso che è oggi.
(continua)

 

Il responsabile del Personale del Gruppo Poli, Roberto Casagrande

“Pur essendo così organizzati – afferma Casagrande - gli incentivi dell’Agenzia del Lavoro li abbiamo scoperti per caso ad un incontro con alcuni operatori del Centro per l’impiego. Da allora siamo sempre stati attenti a verificare se un’eventuale inserimento o trasformazione contrattuale desse diritto ad usufruire di tali agevolazioni economiche”.
Il Gruppo Poli ha richiesto negli ultimi anni diversi incentivi: da quelli per favorire il part-time per motivi di cura a quelli per trasformare a tempo indeterminato contratti di inserimento e atipici. L’ufficio del personale ha sempre lavorato per soddisfare i bisogni dei dipendenti e nello stesso tempo contenere i costi, quindi ha attivato diversi progetti che coniugavano entrambe le esigenze, usufruendo dove possibile delle agevolazioni previste, dall’iniziativa MAMME FELICI a quello dell’inserimento di DONNE OVER 40.
Casagrande è convinto che l’incentivo sia un ottimo strumento per sostenere l’elevato costo del lavoro “ma non può e non deve essere - sottolinea il direttore - il perno centrale per valutare l’assunzione di un candidato che deve dipendere esclusivamente dalla sua professionalità”.Il contributo economico, infatti dovrebbe essere sempre corollario di una progettualità più ampia preferibilmente concertata con le associazioni di categoria e l’ente pubblico. “Il mondo del lavoro - sostiene - corre ad una velocità impressionante, quindi è necessario che l’Agenzia del Lavoro sia il più vicino possibile alle aziende per poterne interpretare le esigenze sempre in evoluzione, così da proporre agevolazioni e politiche del lavoro centrate sui bisogni.”