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TEMA DEL MESE

UN NUOVO STRUMENTO DI SOSTEGNO AL REDDITO:
IL FONDO TERRITORIALE INTERSETTORIALE DELLA PAT


Da giugno 2016 anche le piccole e piccolissime imprese trentine, che abbiano un problema legato all'andamento della propria attività ed escluse dal campo di applicazione della normativa in materia d'integrazione salariale o che non aderiscano a fondi di solidarietà bilaterali nazionali, possono usufruire, a favore dei propri dipendenti, di un nuovo strumento di sostegno al reddito: il Fondo di solidarietà del Trentino.
(continuità)

Tale opportunità rappresenta un'occasione importante per i datori di lavoro, in quanto permette loro, in un periodo difficile, di avere un'alternativa al licenziamento, potendo sospendere il rapporto di lavoro con i propri addetti e garantendone così la continuità.
Le aziende interessate, che dimostrino di avere almeno il 75% del proprio organico impiegato nel territorio della provincia di Trento, possono presentare domanda all'INPS, corredata dei documenti che provino l'assolvimento degli obblighi d'informazione e consultazione sindacale.
Il Fondo ha più funzioni e l'intervento più significativo, per il quale è nato, è quello dell'erogazione di assegni ordinari a favore dei lavoratori interessati da riduzione dell'orario di lavoro o da sospensione temporanea dell'attività lavorativa.
L'assegno ordinario copre, per le cause previste dalla normativa sull'integrazione salariale ordinaria e straordinaria e nel limite dei massimali prestabiliti, l'80% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore non lavorate, prevedendo anche l'accredito della contribuzione correlata.
Ne possono beneficiare tutti i dipendenti con contratto di lavoro subordinato e con anzianità di lavoro minima di almeno 90 giorni, compresi gli apprendisti con contratto professionalizzante e la durata non può superare le 13 settimane per singola domanda e in ogni caso sei mesi complessivi nel biennio mobile.
Oltre all'assegno ordinario, il fondo territoriale prevede delle tutele straordinarie nell'ambito di programmi di incentivazione all'esodo a favore di lavoratori prossimi alla pensione.
A breve, inoltre, saranno operativi altri due strumenti: il finanziamento di eventuali programmi formativi nel caso di riconversione o riqualificazione professionale (anche in concorso con altri fondi nazionali ed europei) e l'accesso a tutele integrative all'indennità di disoccupazione (NASPI) per lavoratori stagionali e lavoratori senior over 55.
Il Fondo territoriale è frutto di un lungo percorso di confronto e dialogo tra associazioni datoriali e sindacali, fortemente voluto e promosso dalla PAT e che ha portato alla firma dell'accordo di quasi tutte le parti sociali del territorio: dal commercio alle aziende del turismo, da quelle artigiane che non abbiano aderito al Fondo nazionale dell'artigianato alle aziende cooperative (da quelle del consumo alle cooperative sociali), dall'industria senza copertura CIGO e CIGS fino ad includere i liberi professionisti.