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IL TEMA DEL MESE

ATTIVI IN PROVINCIA DI TRENTO
LA STAFFETTA GENERAZIONALE E I CONTRATTI DI SOLIDARIETA' ESPANSIVI


Anche nel terzo trimestre del 2013 in Trentino il tasso di disoccupazione giovanile è incrementato ed è passato dal 16,5% al 16,9%.
Per salvaguardare i livelli di occupazione delle nuove generazioni, diventano necessari nuovi interventi volti ad incrementare l'occupazione giovanile. L'Agenzia del lavoro, a tal proposito, è stata la prima in Italia ad introdurre la "staffetta o patto generazionale" con l'inserimento di uno nuovo strumento nel Documento degli Interventi di Politica del Lavoro.
(continua)


LA STAFFETTA GENERAZIONALE


Il progetto si realizza con un accordo sindacale che prevede la riduzione volontaria dell'orario di lavoro di un dipendente ultracinquantenne e in condizione di raggiungere i requisiti minimi per il pensionamento tra i 12 e i 36 mesi a fronte dell'assunzione di un giovane con contratto di apprendistato o a tempo indeterminato.
L'obiettivo è quindi duplice: quello di alleggerire il carico di lavoro del lavoratore "anziano" che con la recente riforma delle pensioni dovrà rimanere sul posto di lavoro più a lungo e nel contempo incentivare l'assunzione di giovani lavoratori dai 18 ai 35 anni.
In questo modo il lavoratore "veterano" potrà formare il giovane assunto, trasferendo il bagaglio di conoscenze ed esperienze e impedendo così all'azienda di disperdere il proprio know-how.
L'azienda può anche decidere di destinare il nuovo assunto ad una mansione completamente diversa ed ottenere un vantaggio indiretto riducendo le ore di un lavoratore non più in grado di garantire la produttività richiesta o con una professionalità obsoleta.
L'intervento dell'Agenzia del Lavoro consiste nell'erogazione di un contributo fino ad un massimo di € 7.000 annui per persona che va a coprire interamente la perdita contributiva e per metà quella retributiva del lavoratore passato ad orario parziale.
Il dipendente ha inoltre la facoltà di scegliere se versare autonomamente tale contributo all'Inps o se affidare l'erogazione a favore dei Fondi di previdenza complementare o dell'Inps direttamente all'Agenzia del Lavoro.
Il sostegno viene garantito per un massimo di 36 mesi, ovvero per il tempo necessario affinché il lavoratore maturi il diritto alla pensione e purché, per tutta la durata del contributo, il saldo occupazionale rimanga positivo. Il datore di lavoro potrà ottenere tale requisito anche assumendo il giovane con un contratto part-time, purché il rapporto tra la riduzione oraria del lavoratore "anziano" e l'orario di lavoro del neoassunto garantisca l'incremento occupazionale di almeno un'ora.
Nel caso in cui tale rapporto diventi negativo, il datore di lavoro dovrà impegnarsi a ripristinare il saldo attivo attraverso nuove assunzioni o riattivando il regime di orario originario del lavoratore prossimo alla pensione.

I CONTRATTI DI SOLIDARIETA' ESPANSIVI


Un ulteriore strumento a disposizione è quello dei contratti di solidarietà espansivi, molto simili nei contenuti alla staffetta generazionale e da non confondere con i contratti di solidarietà difensivi, stipulati per motivi di crisi.
Si tratta di contratti collettivi aziendali che stabiliscono, per un massimo di tre anni, la riduzione dell'orario di lavoro di dipendenti che abbiano l'esigenza di avere un contratto part-time a fronte dell'assunzione di nuovi lavoratori a tempo indeterminato. Anche in questo caso il saldo occupazionale deve risultare positivo per tutta la durata dell'intervento.
Diversamente da quanto previsto dalla staffetta generazionale, non vi sono limitazioni d'età né per quanto concerne i dipendenti, che chiedono di trasformare il loro contratto da full-time a part-time, né per i nuovi assunti.
Anche in questo caso l'Agenzia del Lavoro eroga un contributo che coincide con quello previsto dalla staffetta generazionale: fino ad un massimo € 7.000 annui per coprire la parte contributiva e parte di quella retributiva persa per non più di 36 mesi.
Vi sono in questo caso notevoli vantaggi per l'azienda: da agevolazioni contributive e fiscali al mantenimento degli incentivi all'assunzione qualora il candidato assunto ne abbia i requisiti.
Tale intervento può essere molto utile per soddisfare le esigenze di lavoratrici dipendenti appena rientrate dalla maternità o con figli piccoli o per agevolare lavoratori che abbiano impegni di cura o sopravvenute difficoltà a garantire una buona performance oltre un certo numero di ore.

BOX APPROFONDIMENTI
Per informazioni rivolgersi ai Centri per l'Impiego o contattare il numero verde 800.264.760
http://www.agenzialavoro.tn.it/aziende/cds_staff_iniziale