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IL TEMA DEL MESE

IL COLLOCAMENTO MIRATO IN TEMPO DI CRISI


Le aziende con un organico "stabile" superiore ai quindici dipendenti conoscono bene la Legge 68/99, la quale ha lo scopo di promuove l'inserimento e l'integrazione lavorativa di persone con disabilità certificata.
Tale collocamento deve essere MIRATO, si devono cioè "valutare adeguatamente le persone con disabilità nelle loro capacità lavorative e (..) inserirle nel posto adatto, attraverso analisi di posti di lavoro, forme di sostegno, azioni positive e soluzioni di problemi connessi con gli ambienti, gli strumenti e le relazioni interpersonali sui luoghi di lavoro e di relazione" (art 2 L 68/99).
(continua)

Renata Magnago
Renata Magnago

Sebbene con il collocamento mirato si siano fatti molti passi avanti rispetto a qualche anno fa, quando le aziende obbligate potevano indicare solo la qualifica e le persone disabili venivano avviate scorrendo la graduatoria predisposta, l'inserimento lavorativo della persona con disabilità molte volte è vissuto come obbligo e spesso stenta ad essere "digerito".
L'evoluzione tecnologica e il distacco all'estero di alcune lavorazioni hanno talvolta reso complicato individuare all'interno dell'organizzazione aziendale mansioni semplici a cui adibire i lavoratori disabili, i quali spesso, data la nuova condizione in cui si trovano, sono costretti a doversi reimpiegare con mansioni totalmente diverse rispetto a quelle di cui godevano esperienze e competenze.
La crisi di mercato, inoltre, ha aggravato ancor più tale situazione e l'apertura dei datori di lavoro rispetto a tale dovere sociale tende a ridursi emarginando sempre più le persone con disabilità.
Gli obblighi di legge sono, infatti, sospesi nei confronti delle aziende che si trovano in condizioni di CIGS, contratti di solidarietà e procedure di mobilità, ma vi sono molte realtà aziendali che, pur non essendo in una situazione di crisi certificata, stentano comunque ad assumere, temendo l'aggravarsi della loro situazione in un futuro prossimo.
"Accanto a molte realtà aziendali che hanno un comportamento virtuoso - conferma Renata Magnago, direttrice dell'UFFICIO INSERIMENTO LAVORATIVO SOGGETTI SVANTAGGIATI dell'Agenzia del Lavoro - vi sono aziende che cercano di evitare tali assunzioni cercando di rimanere nell'ombra o avendo un comportamento poco collaborativo. Diventa quindi complicato per l'amministrazione pubblica capire quali imprese hanno un atteggiamento difensivo realmente derivato da una situazione di crisi non certificata e quali invece hanno maturato una vera e propria scelta di non accettazione di tale dovere sociale e conseguente aggiramento della legge."
Le iscrizioni dei disabili all'apposito elenco provinciale, per contro, sono aumentate notevolmente, in quanto oltre al normale andamento delle iscrizioni vi sono molte persone che hanno perso il lavoro e trovandosi in uno stato di disoccupazione certificano la loro invalidità per avere maggiori possibilità di trovare una nuova occupazione.
Sono aumentati inoltre gli utenti con invalidità psichica, la cui categoria è quella che trova più difficoltà nell'inserimento del mondo del lavoro.
L'Agenzia del Lavoro si trova quindi a dover tenere in considerazione le esigenze del mondo imprenditoriale sempre più in difficoltà e a dover favorire l'occupazione delle persone disabili sempre più emarginate dal mondo del lavoro .
"Probabilmente - conviene Magnago - la soluzione potrebbe essere quella di sanzionare maggiormente atteggiamenti poco collaborativi e non giustificati da reali difficoltà, ma anche di valorizzare le aziende virtuose. L'esperienza degli ultimi anni dimostra, comunque, che la collaborazione dell'azienda obbligata con il nostro Ufficio porta spesso ad inserimenti efficaci e duraturi, in quanto vi è la possibilità di utilizzare i servizi previsti dalla Legge e dal Documento degli Interventi di politica del lavoro, quali percorsi di formazione, tirocini, sostegno e affiancamento da parte di un tutor e incentivi economici".

 

BOX APPROFONDIMENTI
Per informazioni rivolgersi ai Centri per l'Impiego o contattare il numero verde 800.264.760
www.agenzialavoro.tn.it/aziende/disabili