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IL TEMA DEL MESE

PROGETTI SUI REGIMI DI ORARIO CON FINALITA' CONCILIATIVE


La capacità di un datore di lavoro di rispondere ai bisogni di conciliazione tra famiglia e lavoro dei propri collaboratori è spesso il risultato di un lungo percorso di cambiamento culturale ed organizzativo.
Creare nuove forme di flessibilità efficaci comporta infatti uno sforzo notevole per la direzione.
(continua)

Deve esserci in primis la disponibilità ad effettuare un'indagine sui bisogni conciliativi dei propri dipendenti e in secondo luogo l'impegno a mettere in atto politiche di gestione del personale che talvolta pongono in discussione ruoli o sistemi organizzativi consolidati.
L'Agenzia del Lavoro già da diversi anni propone nel proprio Piano Provinciale del Lavoro l'erogazione di contributi a sostegno di progetti sui regimi di orario con finalità conciliative attraverso l'Intervento 11. Solo negli ultimi anni, però, con la diffusione della certificazione del Family Audit, tale intervento sta avendo una buona implementazione.
Sono previsti infatti una serie di contributi fino ad un massimo di 25.000 euro per ciascun progetto allo scopo di promuovere, all'interno di un'organizzazione aziendale, nuovi piani di riorganizzazione e rimodulazione degli orari di lavoro.
L'Agenzia del Lavoro eroga nello specifico contributi per sostenere l'80% del costo delle consulenze da parte di esperti in conciliazione famiglia e lavoro e delle attività del personale interno riguardanti l'elaborazione e l'attuazione del piano.
Concede interventi specifici a copertura dei costi formativi e sostiene integralmente le spese per l'attuazione vera e propria del progetto, come ad esempio quelle per predisporre una postazione di telelavoro, per l'acquisto di strumenti informatici o di rilevazione delle presenze.
Sono previsti inoltre contributi fino ad euro 2.600 all'anno per due anni per ogni lavoratore a cui viene concesso il part-time e lo stesso importo per ogni nuovo dipendente assunto a tempo indeterminato grazie al progetto.
I beneficiari di tali progetti sono lavoratori subordinati che abbiano necessità di accudire minori, anziani o soggetti non autosufficienti conviventi o con grado di parentela stretta.
La domanda deve essere presentata all'Agenzia del Lavoro prima di mettere in atto qualsiasi intervento e previo accordo sindacale. E' sufficiente invece il solo consenso dei dipendenti qualora l'azienda sia in possesso della Certificazione Base del Family Audit.
Tali progetti, nonostante il sostegno economico previsto dall'Intervento 11, presumono sicuramente un impegno iniziale da parte del datore di lavoro, il quale verrà poi ricompensato da una maggiore produttività. Un dipendente sereno, infatti, garantirà presumibilmente una prestazione migliore contribuendo al successo del business.
Il titolare, che incentiva e motiva le risorse umane dando una risposta ai bisogni di conciliazione, contribuisce inoltre a creare un ambiente di lavoro più sereno con ripercussioni positive anche sull'immagine aziendale. Crescerà quindi l'attrattività dell'azienda nel mercato del lavoro e si ridurrà il tasso di assenteismo e di turnover, preservando un alto livello di competenza e competitività.

BOX APPROFONDIMENTI
Per informazioni rivolgersi ai Centri per l'Impiego o contattare il numero verde 800.264.760
http://www.agenzialavoro.tn.it/agenzia/lex/2011-2013/RegolamentiAdL/regolamento_11